Il dilemma della chetosi nelle diete

La chetosi è un processo importantissimo che favorisce il dimagrimento. Ma come avviene questo processo? La perdita di peso, è il risultato di una serie di processi: si eliminano le calorie quotidiane in eccesso, prediligendo cibi tendenzialmente sani, ed effettuando inoltre combinazioni corrette. Ad una dieta sana e perfettamente bilanciata, deve aggiungersi un costante allenamento fisico, volto a bilanciare le funzioni metaboliche e volto a tonificare e a rassodare la muscolatura.

Le diete vanno seguire in modo costante, senza eccessivi strappi alla regola e per un determinato periodo di tempo; i risultati del dimagrimento sono anche dovuti alla costanza, e quindi al fatto che l’organismo si abitui ad assimilare una quantità inferiore di cibo e di calorie, utilizzandone un determinato quantitativo ogni giorno.

Ma come interviene dunque il processo di chetosi? E che cos’è esattamente? La chetosi è un processo attivato dall’organismo in risposta ad un altro processo che è la carenza dei carboidrati; accade dunque, che l’organismo appunto, che assimila energia da questi ultimi, in loro mancanza, assimila questa energia dagli acidi grassi, favorendo cosi un rapido dimagrimento con relativa perdita della massa grassa.

Inoltre il processo di chetosi, porta ad una diminuzione dell’appetito; questo comporta una facilità nel seguire il piano alimentare prestabilito. Ma in che modo il processo di chetosi rende possibile tutte queste combinazioni? I chetoni prodotti da questo processo, tendono ad inibire gli ormoni che attivano il senso di fame, invece l’ormone che attiva il senso di sazietà resta invariato.

I pazienti che seguono una dieta povera di carboidrati, quindi basata quasi interamente sul processo di chetosi, tendono ad essere molto costanti e fedeli al programma alimentare da seguire. Questo accade perché il senso di fame tende a diminuire, e perché in particolare nei primi mesi, i pazienti hanno una perdita di peso importante, che li motiva e li sprona a continuare ad essere costanti nell’alimentazione. In particolare i pazienti obesi, il calo di peso, rappresenta una motivazione fortissima.

In linea generale, le diete basate sul processo di chetosi, sono ampiamente diffuse proprio per i risultati che esse consentono di raggiungere. Anche dopo aver interrotto la dieta, i pazienti sono motivati a seguire comunque un’alimentazione bilanciata per effettuare il cosiddetto mantenimento. Le diete ipocaloriche e tutte le altre diete rapide e veloci, che favoriscono una perdita di peso lenta, spesso tendono a demotivare i pazienti, che dal punto di vista emotivo, si sentono estremamente deboli e poco stimolati a continuare un percorso alimentare lungo ed sacrificante.

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