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Salute

Colon irritabile, come comportarsi con la dieta

Il colon irritabile è una sindrome molto diffusa e fastidiosa, ma è possibile tenerla sotto controllo anche attraverso l’alimentazione: quale dieta scegliere

Foto Canva

Sono tantissimi e molto diffusi i disturbi che possono interessare la zona addominale e intestinale ed hanno generalmente un’origine ben precisa. I sintomi che li accomunano sono molto simili, pertanto potrebbe risultare difficile comprendere di trovarsi di fronte ad uno di quelli più comuni: la sindrome del colon irritabile. In particolar modo si tratta di un insieme di disturbi intestinali cronici che interessano il tratto dell’intestino crasso.

La particolarità di questa problematica è che, a differenza delle altre malattie intestinali infiammatorie, in questo caso l’aspetto dell’intestino si presenta “normale“, senza alcun tipo di anomalia. Sulle cause di questo disturbo ancora le ipotesi sono diverse, ma il più delle volte rimane un punto di domanda. Quelle più comuni rimandano il problema ad un’origine psicosomatica, da collegare quindi a periodi di stress o a soggetti ansiosi.

Tra i sintomi più frequenti in chi ne soffre si riconoscono un dolore addominale, un’anomalia nella frequenza delle evacuazioni o difficoltà, muco, consistenza delle feci alterata o gonfiore addominale. Sebbene il colon irritabile possa essere trattato con una terapia che agisce sulla sfera emotiva, essenziale diventa anche l’alimentazione. Sarà necessario, in questo caso, eliminare alcuni alimenti che possono peggiorarne i sintomi, in favore di altri che possono esserne compatibili.

Alimenti corretti: cosa mangiare e cosa no

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Nel caso di colon irritabile è consigliato suddividere i pasti in 5 momenti della giornata, di cui 2 spuntini e 3 principali. L’ideale è mangiare lentamente e con bocconi piccoli. I cibi che andrebbero consumati assolutamente sono i cereali, in particolare riso, orzo, avena e quinoa. Andrebbero evitati invece, frumento, grano e tutti i derivati (come pane, pasta, grissini).

Sì a verdure e frutta, in particolare quelle con maggiore contenuto di acqua. Vanno bene melanzane, zucchine, cetrioli, patate e carote, fagiolini, rape, spinaci e bietole. Da evitare invece, funghi, aglio e cipolla. Gli agrumi vanno bene, insieme a kiwi, fragole, banane e mirtilli, mentre è preferibile lasciare perdere i frutti troppo zuccherini, come mele, pere, pesche, fichi e ciliegie.

Da eliminare dalla dieta i latticini, a causa del loro contenuto di grassi e lattosio. Stesso discorso anche per le fritture e per le bevande con caffeina, che non faranno altro che peggiorare gli effetti della diarrea. Bisogna dire addio, infine, anche al cioccolato, a causa del contenuto di zuccheri e caffeina, all’alcol e a legumi e frutta secca. Naturalmente è consigliato optare sempre per cotture leggere, come al forno, alla griglia o al vapore.

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