Perché il dimagrimento incide sull’umore?

L’obesità è una patologia estremamente pericolosa, che può apportare gravi conseguenze. Lo stile di vita, l’alimentazione sregolata e scorretta e l’inattività fisica, determinano questa condizione, che per alcuni pazienti può rivelarsi letale, sul lungo termine. Perdere peso dunque, diventa una necessità prima di tutto legata alla salute fisica: il percorso per il dimagrimento però, è sempre piuttosto complesso, e può comportare dei cambi d’umore. Alcuni studi, condotti in Gran Bretagna, hanno confermato che molto spesso, i pazienti affetti da obesità, riescono a perdere peso, ma a discapito del loro equilibrio psichico.

Il test, è stato effettuato su un campione di circa 2000 pazienti, che si trovavano in condizioni di obesità; queste persone, hanno intrapreso un percorso serio grazie al quale hanno ottenuto brillanti risultati, ma nel corso negli anni successivi, hanno pagato il prezzo del proprio dimagrimento con problemi di tipo relazionale, emotivo e psichico. Il dimagrimento e l’umore dunque, sono strettamente collegati.

La maggior parte dei pazienti che hanno partecipato a questo studio, ha perso circa dieci chili, ma nella maggior parte dei casi, l’umore di questi pazienti era tendente al depresso. Sicuramente la perdita di peso, non determina uno stato di euforia, in quanto, le restrizioni ed i sacrifici, imposti da un piano nutrizionale rigido, influiscono comunque sull’umore. Molto spesso, accade che durante il percorso, si incontrino dei rallentamenti, in altri casi, il dimagrimento avviene dopo moltissimo tempo per cui, in pazienti che non hanno un supporto psicologico, possono cadere nella trappola della depressione.

Da un altro studio, condotto su un centinaio di pazienti obesi, si è riscontrato che la mancanza totale di carboidrati, comporta una serie di problemi all’umore. Il gruppo preso in esame, è stato diviso tra pazienti che seguivano una dieta a base di carboidrati e pazienti che seguivano una dieta a base proteica; l’umore, veniva costantemente controllato in entrambi i casi, ma si si scopri che il gruppo a cui erano stati sottratti i carboidrati era fortemente incline ad un umore depresso.

Le cause, che hanno apportato a questi risultati sono di tipo sociale, in primis, in quanto, il cibo, è considerato un elemento sociale: questo apporta delle rinunce che a lungo andare provocano scompensi. Inoltre la pasta ed il pane, attivano la serotonina, che è l’ormone della “felicità”, che favorisce uno stato di rilassamento. Infatti, i carboidrati, secondo alcuni esperti, non dovrebbero essere eliminati del tutto ma andrebbero bilanciati con altri alimenti. Una dieta sana aiuta a favorire il benessere fisico, ma anche quello psichico, che è comunque importante alla pari.

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