I social media riducono il sonno dei bambini: il preoccupante studio

I social media diminuiscono esponenzialmente il sonno dei bambini? Uno studio sembra dimostrarlo e la preoccupazione cresce.

Social media
Social media, foto fonte Pixabay

Potrà sembrare incredibile, eppure pare proprio che l’uso prolungato del computer da parte dei giovani, porta come conseguenza quella di diminuire il sonno e quindi di riposare decisamente di meno.

Stando alla ricerca condotta dal dottor John Shaw, il 12,5% dei bambini della fascia di età dei dieci anni si sveglia anche durante la notte per controllare le notifiche del cellulare o del tablet e questo porta ad una esponenziale perdita del sonno, oltre che ad una pessima qualità di quel poco che se ne fa. Il dato non sembra essere allarmante, ma sicuramente può destare qualche preoccupazione: sempre secondo uno studio condotto dai ricercatori di De Montfort University di Leicester, pare che i bambini di dieci anni perdano una notte di sonno alla settimana per utilizzare Instagram e Tik Tok.

Insomma davvero una situazione che forse in pochi, anche tra gli adulti, avevano preso in considerazione con massima serietà. Ma entriamo nello specifico e cerchiamo di capire qualche cosa in più.

Social media colpevoli, i bambini perdono il sonno a causa loro

Social media, foto fonte Pixabay

Social media sono davvero cosi pericolosi? No, eppure questi ultimi dati sembrano davvero destare qualche preoccupazione specialmente per chi ha dei bambini piccoli nella fascia di età dei 10 anni.

Per questa fascia d’età, il tempo giusto e necessario per potere riposare è quello che va dalle 10 alle 12 ore a notte, ad esempio se la sveglia è alle sette di mattina, la cosa consigliabile è quella di iniziare a dormire già dalle nove di sera. Invece, pare proprio che i ragazzi riescano a dormire solo otte ore a notte. Perdere tutto questo sonno proprio a causa dei social causa una vera e propria dipendenza.

Il timore di essere estromessi, che è amplificato dai social media, sta influenzando direttamente il sonno dei più piccoli, che vogliono sapere cosa stanno facendo i loro amici. Se non sei online quando sta succedendo qualcosa, significa che non stai prendendo parte a quella cosa” ha chiosato lo stesso Shaw.

La domanda sorge quindi spontanea: quale potrebbe essere la soluzione? Da una parte ad aiutare sono proprio le app che dimezzano gli scroll da fare al giorno, dall’altra la cosa da fare è quella di insegnare ai più piccoli a gestire il tempo. Infine, esiste anche l’opzione Controllo Applicazione che ha lo scopo di porre dei limite sull’uso dei social a due ore al giorno.

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