Dieta tisanoreica: ecco come funziona e per chi è indicata

Amata dalle star come Britney Spears e Katie Holmes, la dieta tisanoreica è tra le più gettonate del momento, perché promette di far dimagrire in poco tempo.
Chiamata anche Metodo Mech, dal suo creatore, il fitoterapeuta italiano Gianluca Mech, è una dieta ipoglicidica, normoproteica e ipocalorica, che esclude l’assunzione di carboidrati, almeno nella prima fase, ed è basata sul metodo della chetogenesi.

Il programma promette una rapida perdita di peso: circa 8 chili in 20 – 40 giorni e senza dover sottostare a eccessive privazioni alimentari. Scopriamo di più.

Dieta tisanoreica: come funziona

La tisanoreica è un protocollo alimentare che si differenzia dalla classica dieta chetogenica, in quanto mitiga gli effetti della chetosi mediante l’utilizzo delle piante officinali. Si tratta di preparati alimentari, chiamati PAT, a base di aminoacidi che dovrebbero servire a migliorare e favorire la digeribilità e l’assorbimento delle proteine. Attraverso i preparati e i decottipici Tisanoreica, la dieta permette di introdurre tutti i nutrienti necessari all’organismo.

Le fasi

Il protoccolo dimagrante Tisanoreica dura un massimo di 40 giorni, a seconda del peso da perdere e del parere del medico, ed è diviso in due fasi: quella intensiva, dove si attiva la chetosi e che dura al massimo 20 giorni, e quella di stabilizzazione, di altri 20 giorni massimo. Una volta terminato il protocollo dimagrante, si entra nella fase di mantenimento.

Fase Intensiva: aiuta a perdere grasso, preservando la massa muscolare. Prevede l’eliminazione di tutti i carboidrati, gli zuccheri e i grassi, latte e latticini e legumi. Si assumeranno solo proteine, sali minerali e vitamine, tramite alimenti specifici (verdure, pesce, carne e uova) e 4 PAT al giorno. In questa fase si innesca il processo di chetogenesi.

Fase di Stabilizzazione: i Pasti Tisanoreica scendono a 2, e vengono reinseriti cereali, pasta e riso integrali, ma vanno esclusi zuccheri semplici, alcol e frutta.

Fase di Mantenimento: prevede la reintroduzione di tutti gli alimenti e un ritorno a una dieta equilibrata.

Per evitare di riprendere peso, Mech suggerisce anche un rimedio “del giorno dopo” per limitare i danni di abbuffate occasionali: un giorno di dieta intensiva, con 3 PaT al giorno. Questo perché, stando a quanto afferma il nutrizionista che l’ha ideata, i grassi necessitano di zuccheri per fissarsi, quindi se non ne introduciamonei 3 pasti successivi, il disastro sarà scongiurato.

Per chi è indicata e a chi è sconsigliata

Il protocollo viene intrapreso sotto controllo del proprio medico di fiducia, mediante l’emissione di un certificato di idoneità. Questa dieta è indicata nei soggetti che devono perdere peso per periodi limitati nel tempo, mentre è sconsigliata in gravidanza e nell’allattamento, per bambini e ragazzi in età di sviluppo, e per chi soffre di diabete, problemi cardiaci e turbe psicologiche gravi

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