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Salute

Scoperto un nuovo sottogruppo sanguigno: a cosa potrà essere utile

Recentemente i ricercatori hanno scoperto un nuovo sottogruppo sanguigno: ecco a cosa potrà essere utile

Pexels di Karolina Grabowska

Una vera e propria scoperta in campo medico, che potrebbe essere di grande aiuto. Un team di ricerca seguito da Nicole Thornton ha scoperto un nuovo sottogruppo sanguigno “Er”. La sua scoperta, oltre ad essere estremamente importante, aiuterà i medici e anche gli infermieri a diagnosticare in modo migliore e più veloce i propri pazienti. Questo scoperta è stata recentemente pubblicata sulla rivista di settore chiamata “Blood”. Questo tipo di sottogruppo contiene all’interno circa cinque antigeni. Uno studio, in grado di rivoluzionare il modo in cui il medico può approcciarsi ad una diagnosi del paziente.

Gli antigeni, sono delle molecole che, il sistema immunitario riconosce come qualcosa di estraneo o pericoloso. Il sottogruppo denominato “Er”, può far sì che tutte le cellule immunitarie riescano ad attaccare quelle non corrispondenti. Questa scoperta risulta essere estremamente importante per il settore, in particolare per tutti i medici. Dato che, grazie a questo sottogruppo “Er”, i medici potranno diagnosticare al meglio il proprio paziente.

Nuovo sottogruppo sanguigno: com’è stata sviluppata la ricerca

Pexels di Karolina Grabowska

Il team di esperti per la ricerca hanno preso in campione ben 13 pazienti. All’interno dei quali sono stati rilevati alcuni antigeni sospetti. Ma non solo, in quanto sono state scoperte anche altri varianti degli antigeni Er. Le quali sono state poi denominate: Era, Erb, Er3, Er4, Er5. L’avanzamento della ricerca è aumentato dopo la morte sospetta di due neonati. Così gli scienziati hanno iniziato il seguente lavoro su un paziente di circa 40 anni. Proprio in lui, è stato scoperto per la prima volta questo particolare sottogruppo Er.

Solo dopo ciò, l’equipaggio e anche tutto il team sono riusciti ad individuare il gene, ciò che permette e codifica le proteine. In maniera del tutto sorprendente, il gene trovato era già molto familiare al settore medico, il cosiddetto “PIEZO1”. Questo tipo di gene, veniva solitamente, collegato a tante malattie già ben conosciute. L’intero team ha confermato i risultati ottenuti, così eliminando il PIEZO1. Esso è utile per aggiungere l’antigene Er alla cellula. In sostanza, questo intero studio è in grado di sottolineare l’importanza dell’antigenicità e anche delle proteine.

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