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Salute

Alimenti reflussogeni, quali sono e chi li deve evitare

Esiste un disturbo molto diffuso che colpisce una grande parte della popolazione, quando se ne soffre bisogna evitare gli alimenti reflussogeni: quali sono

Foto Pixabay

Nella popolazione europea sono presenti alcuni sintomi molto diffusi, dovuti a disturbi legati a diversi fattori. Si parla, ad esempio, di stress e ansia, ma anche di patologie più gravi come l’ernia iatale. Anche l’assunzione di determinati farmaci, quali antidolorifici, antidepressivi, anestetici e sedativi, può provocare un fastidio in cui molti si riconoscono: il reflusso esofageo.

Si presenta con manifestazioni molto comuni, come un bruciore retrosternale e un rigurgito acido e si può verificare come disturbo passeggero, nei casi migliori, o come vera e propria patologia. In Europa il 10-20% della popolazione ne soffre e può diventare un problema davvero inficiante con cui convivere quotidianamente. Talvolta, inoltre, la malattia può sfociare anche in condizioni peggiori, come ulcere, esofagite o restringimenti.

In questa situazione la valvola che si trova all’estremità inferiore dell’esofago diventa sempre più debole e non riesce a chiudersi come dovrebbe, permettendo al contenuto acido dello stomaco di risalire. Esistono naturalmente delle cure farmacologiche ma, in presenza di reflusso esofageo, bisogna prestare molta attenzione all’alimentazione.

A quali cibi dire addio in presenza di reflusso

Il caffè, uno degli alimenti “reflussogeni” (Foto Pexels.com)

In una condizione così delicata per stomaco ed esofago come quella del reflusso, è fondamentale evitare gli alimenti cosiddetti “reflussogeni“. Bisogna innanzitutto dire addio a cibi e le bevande ricchi di caffeina e alcol, dunque a the, caffè e alcolici di ogni genere. Si dovrebbe assolutamente evitare anche il pomodoro, in particolar modo se crudo, perché troppo acido.

Stessa cosa vale anche per agrumi e spezie, banditi dalla dieta perché non farebbero altro che peggiorare il disturbo del reflusso gastroesofageo. Sconsigliati anche gli intingoli a base di olio, che richiedono un tempo di digestione maggiore e quindi una maggiore produzione di succhi gastrici. Purtroppo anche la cioccolata è nemica del reflusso, pertanto è da escludere dall’alimentazione.

Ovviamente è molto importante scegliere anche le giuste cotture: niente più fritture, bisogna optare per alimenti cotti al vapore, al forno o bolliti. Per limitare i sintomi inoltre, è consigliabile non coricarsi subito dopo mangiato, aspettando per lo meno qualche ora di intervallo.

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